Un soffice manto per una nuova semina: lo Smartworking
Che strano ….. si sono scritti fiumi di parole su questo argomento ed ora più nulla.
Le argomentazioni passate presentavano differenti considerazioni e conclusioni ma con un fil rouge comune: partire dalla prospettiva di osservazione di cosa prima o dopo la pandemia fosse meglio.
Personalmente voglio ripescare questo tema perché, ora, è più che mai attuale.
Il concetto di “migliore” ha sempre connotato un obiettivo da raggiungere. In una gara di nuoto è migliore chi arriva prima al traguardo. Rispetto al tema dello smartworking, invece, cosa vuol dire “migliore”? Qual è l’obiettivo dello smartworking?
La letteratura al riguardo ci dice:” lo smartworking è prevalentemente una modalità di lavoro flessibile che richiede alcuni fondamentali presupposti organizzativi per poter sussistere”. Questi, a mio avviso, si connotano in una forma organizzativa che specifica la comunità organizzativa:
Abbiate una trasparenza di scelta che diventi testimonianza
Questo vorrei dire alle aziende
Cancellare lo smartworking, appena svanisce lo stato di “emergenza”, concederlo con il controllo oppure implementarlo verificando l’impatto sui profitti, a me sembra non cogliere che questa nuova modalità non è solo e semplicemente uno strumento.
Il rischio possibile così facendo:
E’ diventare un’organizzazione che si inaridisce,
è un passo in discesa,
è avere radici in superficie,
è appassire alla prima difficoltà….
Lo smartworking è un nuovo modo di pensare, sentire e agire.
Non nascondetevi nello smartworking!
Questo vorrei condividere con le persone che abitano lo smartworking
Rivendicare il proprio malessere lavorativo, perdendo una motivazione profonda, come se fossero semplicemente delle vittime delle organizzazioni e non co-artefici di questi sistemi organizzativi viventi, è perdere la propria possibilità di identificarsi con le cose vere della vita per identificarsi con gli aspetti della banalità nel dire, nel fare e nel pensare….
E’ rinunciare a scegliere quando esserci e dove esserci,
Non si cerca più,
Non ci si sofferma più,
non si cresce più….
E allora mettiamoci tutti sottosopra, convergiamo verso un nuovo obiettivo!